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Ordine e caos, una valida intesa tra gli opposti

L’ordine e il disordine sono due aspetti opposti della vita che apparentemente si respingono a vicenda. Riuscire a farli dialogare con efficacia è fondamentale per condurre una vita equilibrata e serena. 

Marta è una giovane artigiana di prodotti di interior design. Ha un piccolo laboratorio in cui realizza gli oggetti che vanno ad arredare le case dei suoi clienti. 

Mi racconta che nell’ultimo periodo non riesce ad orientarsi più in questo laboratorio che ha visto nel tempo l’accumulo di materiali, strumentazioni ed accessori non sempre sistemati in modo ordinato. 

Inizialmente questo caos la stimolava nella fase creativa, ora invece sente un blocco nel suo flusso energetico. 


Mi chiede se l’energia creativa possa essere influenzata dall’eccessivo disordine che la circonda e come è possibile sbloccarla.

Trovi i miei consigli nel video, o se preferisci leggere nel testo subito sotto. 


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L’ordine e il disordine sono due aspetti opposti della vita che apparentemente si respingono a vicenda, ma che in realtà dovrebbero riuscire a dialogare con efficacia tra loro. 


Se l’ordine è la radice dell’equilibrio, dell’armonia e della pace, il disordine può stimolare la creatività, soprattutto per gli artisti, gli artigiani e i creativi, come lo è Marta. 


L’ordine ed il disordine esteriori rivelano molto dell’interiorità, delle emozioni e dei pensieri della persona. Entrambi possono diventare patologici e sfociare rispettivamente in eccessivo controllo e in eccessiva trascuratezza confusionaria. 


Se il dialogo tra questi due elementi è davvero incisivo porterà ad un sano processo di evoluzione individuale, ma anche professionale. 


Da una parte il disordine sarà l’elemento che porterà a ritrovarsi e a riflettere sui propri bisogni nel momento presente, innescando il desiderio di cambiare. 


Dall’altra il bisogno di fare ordine permette di non perdersi nel cammino della vita, personale e professionale, e di attuare quei cambiamenti necessari per progredire. Fare ordine insegna a capire quello di cui possiamo (o dobbiamo) fare a meno per creare spazio e nuove possibilità.


L’energia creativa può essere enormemente influenzata dall’eccessivo disordine. 

Ecco quindi i miei consigli per Marta, utili per sbloccare la creatività.


1. Il disordine non sempre è un fattore negativo, ma spesso è fonte di ispirazione

Per tutte le persone che lavorano nel mondo della creatività, per gli artisti e per gli artigiani il disordine può rappresentare una fonte d’ispirazione per dare forma a prodotti dotati di elevata originalità e non banali. All’interno di una sistemazione non eccessivamente ordinata degli oggetti i creativi sanno individuare immagini suggestive da poter sottoporre all’attenzione dei loro fruitori. E’ possibile quindi visualizzare concretamente nel disordine abbinamenti insoliti di colori, di materiali e di pensiero/idea. 


2. Quando il disordine è eccessivo diventa un segnale

Il caos può diventare eccessivo quando si tende ad accumulare nel tempo oggetti in modo casuale all’interno di uno spazio inizialmente in ordine. Anche le leggi della fisica ci suggeriscono che l’ordine si trasformi spontaneamente in disordine, e mai che si verifichi il processo inverso, a meno dell’intervento personale. Quando il disordine è esagerato genera nella mente confusione, disorientamento e agitazione: questo malessere è la spia che quel disordine non è più funzionale alla creatività e che si deve fare ordine sui propri bisogni nel momento presente e di attuare le azioni concrete per il cambiamento. E’ il momento quindi di guardarsi dentro e di fare ordine nella propria vita. Di conseguenza verrà il riordino del laboratorio.


3. Mettere in ordine permette di mettersi a fuoco nel presente

L’eccessivo disordine nel tuo laboratorio che blocca l’energia creativa ti sta suggerendo le azioni da intraprendere per ricentrarti nella sfera personale e lavorativa. Forse ti sta suggerendo di prendere una scelta selettiva nel tipo di produzione artigianale da compiere. Nella scelta potrai privilegiare un tipo di produzione piuttosto che un’altra e quindi farai ordine nel laboratorio in base alla tua decisione. Improvvisamente avrai più chiaro come sistemare strumentazioni, materiali ed accessori in funzione di una produzione agile (ripartire il materiale creativo per tipo, colore, forme; spostare le strumentazioni in un luogo illuminato in modo migliore); capirai quello di cui puoi fare a meno e quindi regalare, vendere o relegare in un magazzino per un momento successivo. La regola del tuo ordine viene imposta dal bisogno primario che hai riscontrato nella riflessione profonda sul presente. Ti sorprenderai di vedere quanto spazio sarai riuscita a liberare e che ti farà essere più leggera e creativa.


4. Quando ordine e caos riescono a dialogare in modo efficiente la creatività fluisce

Spontaneamente l’ordine creato tende ad essere perturbato e tramutarsi in caos. E’ la volontà personale che spinge a mantenere quell’ordine, in ragione della regola che lo governa. Quando ci troviamo in un ambiente ordinato secondo una regola personale i pensieri, le emozioni, gli intenti ci sono più chiari e la creatività ha la possibilità di fluire in modo più flessibile e naturale, senza ostacoli. Quando il disordine prenderà ancora il sopravvento diventando eccessivo seguiremo il suo segnale, quello guardarsi in profondità e di fare ordine secondo la regola emersa del nuovo presente.

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